martedì 15 ottobre 2013

Perchè ci siamo sciolti

Già, perchè Pra Cumùn ha deciso di sospendere la propria attività? Qualcuna delle persone che segue il nostro blog, leggendo l'ultimo post inserito insieme alle foto della festa di In alto i cori, ci ha detto di non aver capito bene il motivo del contendere. Hanno ragione. Non avevo infatti pensato che molti di voi non conoscevano completamente le vicende che ci hanno fatto prendere una decisione così radicale. Ebbene, credo sia giusto che tutti possano meglio comprendere le nostre ragioni prendendo visione di un messaggio inviatomi dal presidente dell'associazione Vivivararo, in cui, oltre a darmi praticamente del matto, vengo accusato di cose mai fatte nè pensate. E fortunatamente posso citare diversi testimoni.
Poi, essendo ormai la questione diventata un fatto personale nei miei confronti e nei confronti degli altri soci fondatori, dopo una riunione abbiamo deliberato lo scioglimento dell'associazione culturale, con l'invio di una lettera ai due comuni interessati e al parroco di Cittiglio, lettera che allego ora in visione.
Non escludendo di mantenere attivo questo strmento di opinione, rivolgo un caro saluto a tuuti coloro che ci seguono sul web.
MESSAGGIO PRESIDENTE VIVIVARARO
Caro Fulvio è con rammarico che mi trovo a scrivere queste due righe, che
ritengo però doverose .
Mi ha deluso l'atteggiamento che hai avuto nei miei confronti ( ed anche nei
confronti di Giancarlo e Loredana ) quando per l'ennesima volta
hai pensato di "incolpare" qualcuno di ViviVararo per degli eventi e/o
situazioni che nulla hanno a che fare con noi.
Mi sembra che tu abbia un po' di confusione in testa.... Il nostro scopo è
quello di fare qualcosa per Vararo e NON quello di dare fastidio
alla Vostra associazione..!!!
Le direttive su chi e come dovevano essere gestite le chiavi della chiesa
vengono direttamente da Don Daniele , in quanto al tabellone comunale......
Pensare che noi lo abbiamo spento di proposito beh.. questa è pura mania di
persecuzione e come tale va curata.
Arriviamo al fatto di chiedere al coordinatore della protezione civile di
venire a dirci di spegnere la brace della griglia perché vi dà fastidio il
fumo dopo che avete finito di fare la Vostra grigliata.....
Se ce lo fai sapere prima fermiamo anche il traffico aereo quando Vi dà
noia...
Penso che un attimo di riflessione dovresti proprio farlo e magari già che ci
sei chiedi anche scusa , se non a me , almeno a Giancarlo e Loredana
che involontariamente vengono sempre coinvolti.....      
Detto questo ti auguro proprio tanta tanta tranquillità...
Buona giornata Marco Vignati
LETTERA SCIOGLIMENTO

Al Sig. Sindaco di Cittiglio
Fabrizio Anzani

Al Sig. Sindaco di Laveno Mombello
Graziella Giacon

Al Sig. Parroco di Cittiglio
Don Daniele Maola

Vararo – Casere -------2013


Oggetto: scioglimento associazione culturale Prà Cumùn.


Quale presidente dell'associazione culturale Prà Cumùn, mi trovo mio malgrado a comunicarvi la decisione presa dai soci fondatori di terminare le attività associative a far data dal primo settembre 2013.
Nonostante la buona riuscita delle numerose iniziative portate a termine da Prà Cumùn nel corso dei 2 anni  trascorsi da quando l'associazione è stata costituita, difficoltà oggettive non consentono la loro prosecuzione.

Dalla sua costituzione, avvenuta nell'ottobre del 2011, l'associazione è rimasta in attesa di una sede adeguata che le consentisse di portare avanti i programmi che si era prefissata. L'assegnazione in via provvisoria del punto informativo comunale, grazie all'accordo verbale tra il Sindaco di Cittiglio e il precedente parroco Don Giuseppe Cola, è scaduto il 31 dicembre 2012 e ad oggi, nessuna novità 
è subentrata anche dopo l'arrivo del nuovo parroco Don Daniele Maola, a cui lo scrivente e altri componenti dell'associazione,  hanno più volte rappresentato la necessità di un incontro chiarificatore. Di fatto, Prà Cumùn è stata l'unica associazione attiva del territorio montano a rimanere senza una sede.

Va comunque ricordato che, seppur tra tante difficoltà, sono state portate a termine tutte le iniziative che Prà Cumùn aveva messo a calendario, portando a Vararo e Casere opportunità culturali di qualità, come ad esempio quelle organizzate insieme al CAI di Laveno Mombello, le 2 edizioni del carnevale della terra e dei bimbi, le 2 edizioni di In alto i cori, per citarne solo alcune. Il punto informativo, seppur piccolo e privo di riscaldamento, è stato allestito a biblioteca e tenuto aperto  per diversi mesi la domenica mattina dopo la Messa, oltre a essere punto di incontro ogni prima domenica del mese per l'iniziativa “un libro con té”, con 2 presentazioni di libri di autori locali.

Abbiamo lavorato 2 anni in grande armonia fra di noi, senza mai che ci fossero screzi tra i soci  e già questo è stato un grande risultato. Abbiamo anche in diverse occasioni provato, direttamente col presidente di Vivivararo, a trovare un punto d'incontro a tutto vantaggio della comunità, ma oltre alle sue belle parole, non abbiamo mai visto dei fatti che le rendessero concrete. Né ci sono mai state avanzate da parte di Vivivararo o dei Fungiate de Stì  proposte di collaborazione, che sarebbero state sicuramente accolte con piacere.
Convinti che la cattiveria non si sconfigge con altra cattiveria, siamo consapevoli di questa sofferta scelta e lasciamo ad altri il testimone di un impegno concreto per il bene di Vararo e di Casere.

Lasceremo quindi liberi i locali del punto informativo, nei tempi necessari per recuperare il vario materiale di proprietà dell'associazione lì depositato.

In un libro che narra la storia di Vararo,  si ricorda l'antica abitudine dei suoi abitanti di allevare un manzo per pagare le spese degli avvocati, derivanti dalle continue dispute legali. Evidentemente la litigiosità di un tempo ha radici così profonde, da continuare anche oggi a far perdere al paese le sue migliori occasioni.

Colgo l'occasione per esprimere a tutti voi le mie più sentite cordialità.

Il presidente di Prà Cumùn
        Fulvio Vanetti

martedì 1 ottobre 2013

In alto i cori e altro...






E anche "In alto i cori" 2013 è andata. E insieme alla ben riuscita serata, se n'è andata in silenzio anche l'associazione culturale Prà Cumùn. Sì amici, abbiamo chiuso i battenti stanchi di essere ancora gli unici a non avere una sede, nonostante i 2 anni di impegno e le decine di eventi culturali organizzati che, pur avendo avuto successo, sono stati motivo di contrasto con una parte degli abitanti di Vararo, più intressata a salamelle e boccali di birra che non ad una crescita cuturale tesa a valorizzare e tutelare l'ambiente montano e le sue peculiarità naturalistiche, fonti di crescita alternativa e al passo coi tempi.
E peccato che anche l'amministrazione comunale di Cittiglio, dia l'impressione di essere sulla stessa lunghezza d'onda, ricordando in un lungo articolo apparso su VARESE NEWS, quanto sia stata "mitica", la festa Country (infatti sui nostri monti sono da secoli presenti cowboys, indiani e pistoleros e non sono mai mancati gli assalti alle diligenze in viaggio verso il Cuvygnon pass), dimentincando completamente "in alto i cori", "Il carnevale della terra e dei bimbi", "la proiezione di filmati storici su Vararo e Casere e le serate musicali del 26 dicembre presso la chiesa di S.Bernardo" Ma, come si dice in dialetto; "Se ghe né mia dent, né vegn mia fò!" Ma del resto, come citato nell'articolo, noi gestivamo solo il punto informativo comunale e adesso, testualiparole, "il comune sta cercando qualcuno che ci sostituisca nella gestione". O' bella, ma il punto, non è di proprietà della Curia di Como? Quella Curia che non sembra proprio propensa a cedere i propri edifici a chi non opera nel nome di Dio e della divulgazione della religione cristiano-cattolica? Chissà se chi ha fornito a Varese News questa informazione ha mai letto la nostra lettera di scioglimento. Sembrerebbe proprio di no.
Sì, sono molto polemico in questo mio ultimo articolo, ma sono spiacente, non riesco a non esserlo difronte a situazioni tanto paradossali. Associazioni che non  producono nulla né culturalmente né a favore della comunità, che dispongono di spazi comunali e che hanno di fatto impedito a Prà Cumùn di poter disporre di spazi adeguati alle proprie attività e soprattutto a quelle dedicate ai piccoli e numerosi abitanti delle 2 frazioni e costretti prima per un anno senza sede e poi con una sede assegnata fino al 31 dicembre 2012 e mai più riconfermata.
Mi dispiace, anzi ci dispiace, di non poter dar seguito alle nostre iniziative che i numerosi soci e non, tanto avevano apprezzato, ma non abbiamo avuto scelta.
Come associazione non esistiamo più, ma come cittadini, uomini, donne e bambini, esistiamo ancora e faremo sicuramente in modo di attirare l'attenzione cuturale sul territorio delle nostre belle frazioni, per evitare che uno dei pochi bei posti ancora presenti nella "Land of Tourism", non sia rovinato da Rally, Cavalcate motociclistiche, discariche e scarichi abusivi e abusi edilizi, come in barba a qualsiasi Legge e controllo sta da tempo avvenendo. Un caro abbraccio a tutti i nostri soci e sostenitori.
Il presidente di Prà Cumùn