martedì 1 ottobre 2013

In alto i cori e altro...






E anche "In alto i cori" 2013 è andata. E insieme alla ben riuscita serata, se n'è andata in silenzio anche l'associazione culturale Prà Cumùn. Sì amici, abbiamo chiuso i battenti stanchi di essere ancora gli unici a non avere una sede, nonostante i 2 anni di impegno e le decine di eventi culturali organizzati che, pur avendo avuto successo, sono stati motivo di contrasto con una parte degli abitanti di Vararo, più intressata a salamelle e boccali di birra che non ad una crescita cuturale tesa a valorizzare e tutelare l'ambiente montano e le sue peculiarità naturalistiche, fonti di crescita alternativa e al passo coi tempi.
E peccato che anche l'amministrazione comunale di Cittiglio, dia l'impressione di essere sulla stessa lunghezza d'onda, ricordando in un lungo articolo apparso su VARESE NEWS, quanto sia stata "mitica", la festa Country (infatti sui nostri monti sono da secoli presenti cowboys, indiani e pistoleros e non sono mai mancati gli assalti alle diligenze in viaggio verso il Cuvygnon pass), dimentincando completamente "in alto i cori", "Il carnevale della terra e dei bimbi", "la proiezione di filmati storici su Vararo e Casere e le serate musicali del 26 dicembre presso la chiesa di S.Bernardo" Ma, come si dice in dialetto; "Se ghe né mia dent, né vegn mia fò!" Ma del resto, come citato nell'articolo, noi gestivamo solo il punto informativo comunale e adesso, testualiparole, "il comune sta cercando qualcuno che ci sostituisca nella gestione". O' bella, ma il punto, non è di proprietà della Curia di Como? Quella Curia che non sembra proprio propensa a cedere i propri edifici a chi non opera nel nome di Dio e della divulgazione della religione cristiano-cattolica? Chissà se chi ha fornito a Varese News questa informazione ha mai letto la nostra lettera di scioglimento. Sembrerebbe proprio di no.
Sì, sono molto polemico in questo mio ultimo articolo, ma sono spiacente, non riesco a non esserlo difronte a situazioni tanto paradossali. Associazioni che non  producono nulla né culturalmente né a favore della comunità, che dispongono di spazi comunali e che hanno di fatto impedito a Prà Cumùn di poter disporre di spazi adeguati alle proprie attività e soprattutto a quelle dedicate ai piccoli e numerosi abitanti delle 2 frazioni e costretti prima per un anno senza sede e poi con una sede assegnata fino al 31 dicembre 2012 e mai più riconfermata.
Mi dispiace, anzi ci dispiace, di non poter dar seguito alle nostre iniziative che i numerosi soci e non, tanto avevano apprezzato, ma non abbiamo avuto scelta.
Come associazione non esistiamo più, ma come cittadini, uomini, donne e bambini, esistiamo ancora e faremo sicuramente in modo di attirare l'attenzione cuturale sul territorio delle nostre belle frazioni, per evitare che uno dei pochi bei posti ancora presenti nella "Land of Tourism", non sia rovinato da Rally, Cavalcate motociclistiche, discariche e scarichi abusivi e abusi edilizi, come in barba a qualsiasi Legge e controllo sta da tempo avvenendo. Un caro abbraccio a tutti i nostri soci e sostenitori.
Il presidente di Prà Cumùn

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